
In letteratura esistono innumerevoli elenchi di domande tipiche del coaching, a loro volta suddivise in molteplici categorie.
Riporto qui quelle che ho trovato più utili per dare avvio ad una riflessione che possa portare il coachee a vedere la situazione sotto un altra prospettiva.
A quale personaggio cinematografico o eroe ti paragoneresti in questa situazione? Come la affronterebbe lui?
Quale consiglio darebbe il te stesso più vecchio di te, che ha risolto da tempo questa situazione, se dal futuro potesse parlare al te stesso di oggi?
Diventa per qualche istante un bambino di 8 anni: come vedi il tuo obiettivo di coaching? Che cosa senti? Che cosa pensi?
Immagina che questa sera, dopo cena, vai a letto e, mentre dormi, avviene un miracolo tale che la situazione che stiamo affrontando si risolve nel modo migliore possibile. Dal momento che stai dormendo, non sai che il miracolo è accaduto. Domani, però, al risveglio, noti che qualcosa è cambiato. Da che cosa ti accorgeresti che il miracolo è avvenuto e la situazione è stata risolta? (Questa è la famosa “domanda del miracolo” suggerita da De Shazer, che si può integrare nel modo seguente.)
Cosa diresti a te stesso?
Se pensi al serbatoio della motivazione, cosa ti serve a lavoro affinché tu possa fare il pieno?
Qual è la domanda più importante a cui devi trovare una risposta entro 1 anno?
Qual è una cosa che puoi fare immediatamente per avvicinarti a ciò che vuoi?
Se avete altre domande che considerate efficaci condividetele pure in questo post.
Grazie degli spunti, riporto altre domande utili a sviluppare consapevolezza del coachee in merito agli obiettivi del percorso e dei singoli introntri:
9. Su cosa vuoi lavorare oggi?
10. Cosa vuoi portarti a casa da questo incontro per raggiungere il tuo obiettivo?
11 Rispetto all'obiettivo che hai prefissato, cosa ti manca per raggiungerlo?
Cos'è importante per te nella realizzazione di questo obiettivo? ^_^ Grazie